Chi sono

Laureata presso l’Università di Padova con il massimo dei voti e specializzata a Genova in Psicoterapia Gestaltica Integrata. Attualmente svolgo la Libera Professione e sono Responsabile Clinico del Centro Specialistico “Il Mago di Oz”.

Molto spesso mi sono imbattuta in alcuni stereotipi culturali che portano a credere che ricorrere ad uno psicologo o a uno psicoterapeuta significhi “essere malati”. Talvolta ancor peggio, “essere pazzi”.

Avere, invece, la consapevolezza di avere un problema o una difficoltà anche temporanea, che impedisce di condurre una vita soddisfacente in campo affettivo, sociale, lavorativo o con se stessi, e, al contempo, avere il desiderio di affrontare il proprio malessere, è un segno di forza e di coraggio, che si esplica proprio nel riuscire a chiedere aiuto.

La sofferenza, così come l’ansia o la sintomatologia corporea, non è solamente un fattore di disturbo di cui liberarsi. E’ in realtà un importante campanello d’allarme da ascoltare per poterne conoscere il senso ed integrarlo, infine, nel proprio sè. E’ la nostra voce interiore che ci vuole comunicare un messaggio e che necessita di uno spazio, ovvero di un luogo sicuro e protetto nel quale potersi esprimere.

In taluni casi, il disagio è intimamente connesso a cambiamenti significativi legati al naturale percorso di crescita personale – come, ad esempio, la fase adolescenziale – o a variazioni delle circostanze della vita, come un lutto, una separazione, un divorzio o anche una malattia. La crisi, in questo caso, se opportunamente affrontata diviene il presupposto per un rinnovamento. Un rinnovamento, quindi, in grado di creare le condizioni per favorire nuove modalità di adattamento.

In questa frase di Perls è racchiuso, per me, il lavoro dello psicoterapeuta:

“Il fine della terapia consiste nel far sì che il paziente non dipenda da altri e scopra fin dal primissimo momento che può fare molte cose , molte più cose di quelle che crede di saper fare.“

F. Perls

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